mercoledì 25 maggio 2016

RIS.OTTO.MINUTI


RIS.OTTO.MINUTI



Vi ricordate di me? sono quella food-blogger affetta da una strana forma di blateralismo no stop, senza dono della sintesi che dovrebbe scrivere ricette ma si sofferma sperdutamente su affari personali e non solo...
Sono tornata contenti eeehhhhh!!!!????
Era già da un po’ di tempo che mi promettevo di riprendere in mano il mio blog, nato nell'ormai lontano 2009 e rimasto orfano con l'ultimo post del 2012. 
Dicono che è bene tutto ciò che finisce bene e quindi, compulsata da diverse persone, mi sono impegnata a dar nuovamente brio a queste pagine web, pubblicando ricette più indirizzate a quella tipologia di mamme che come me, si trovano sempre con l'acqua alla gola, dovendo sempre incastrare i vari impegni della giornata tra il cori cori dal lavoro a casa, alla spesa ai bimbi, scuola, famiglia ecc ecc...
Ma direi di passare subito ai fatti.
Il calendario dice che siamo a maggio, il mio corpo ed il meteo fuori dalla finestra dicono che siamo a novembre ed anzichè cominciare a preparare le famose schisciette di insalta di riso da portare in spiaggia da mangiare coi piedi nella sabbia, si continua a mescolare dei gran risotti e mangiare coi piedi sotto al tavolo. Brutta cosa.
Allora eccomi qui a consigliarvi questa soluzione di risotto semplicissima e gustosissima! Un classico dei classici senza tempo, composto da panna buona, parmigiano grattugiato buono, pepe buono, con l'aggiunta di prezzemolo buono come se non ci fosse un domani.
Ho messo l'inciso "buono" perchè essendo una ricetta povera di ingredienti, se acquisterete dei prodotti di buona qualità ne apprezzerete ancor di più il sapore!! Provare per credere.
Come da copione, preparate un classico brodo vegetale fatto da patata sedano carota e cipolla, dal momento che comincia a sobbollire, abbassate il fuoco e dimenticatevene l'esistenza fino alla fine della preparazione del risotto.
In una casseruola sciogliete il burro, fate dorare la cipolla bianca tagliata finemente e fate tostare il riso.
Io ho calcolato due pugni di riso di mani giganti per porzione più uno per la pentola ed appena comincia ad inscurirsi aggiungete il piano piano del brodo, si dovrebbe sfumare con del vino bianco, ma avendo a cena dei bambini ho preferito usare solo il brodo.
Continuare ad aggiungere il brodo sino a completo assorbimento e finchè secondo voi il riso non vi parrà cotto a puntino, a me piace asciutto non all'onda. 
A questo punto, a fuoco spento, aggiungete un barattolino di panna, se siete dei bravi cuochi fate mantecare il risotto in pedella oppure fate come me e mescolate vorticosamente con il cucchiaio di legno in ultimo aggiungete il parmigiano.
Versate squintalate di prezzemolo ed una grattugiatina di pepe nero se vi piace.
Il piatto è pronto per servire.
Con immenso piacere, vi auguro buon appetito!

INGREDIENTI 4 PERSONE: 
per il brodo:
patata 
sedano 
carota
cipolla
per il risotto:
300 gr riso
1 cipolla bianca
1 barattolo di panna
30 gr parmigiano
prezzemolo
sale
pepe



giovedì 13 settembre 2012

TAGLIATELLE FUNGHI E SALSICCIA

S.O.S. OSPITI A CENA ALL'ULTIMO MINUTO

Come sempre, quel sant'uomo di Fabio che quest'estate ha avuto pure il coraggio di chiedermi in moglie, mi telefona in ufficio dicendo che si era dimenticato di dirmi che tra due ore, ripeto, d u e  o r e , sarebbero venuti a cena pinco pallo con la moglie, il figlio e la fidanzata, il cugino con la zia e il suocero della cognata con il nonno duecentenario O_O. (ovviamente tra di loro il tutto organizzato con laaaaaargo anticipo).
Parliamone vi prego, ditemi che anche nelle vostre case ogni 3x2 succede così ...non che la cosa mi dispiaccia, anzi, avendo un blog di cucina viene da sè che cucinare per altri è il mio punto di forza... ma detto all'ultimo minuto mi manda let-te-ral-men-te in panico!!
E allora la cosa migliore da fare? no panico!
Durante il tragitto in auto lavoro/casa la mia testa elaborava i dati su quello che poteva esserci di non animato e commestibile nel mio frigorifero, ma soprattutto, quello che potevo realizzare nel giro di un niente. Ma come già sopra detto no panico!
Quello che ne è venuto fuori è frutto di qualche minuto di delirio culinario.
E allora che tagliatelle funghi e salciccia siano.
Una  ricetta classica, non particolarmente fantasiosa, anzi, molto prevedibile ma gli ospiti hanno gradito anzi bis-gradito!
Chiariamo subito due punti, per funghi intendo i champignon, per tagliatelle intendo non le tagliatelle fatte in casa ma fatte da Casa Barilla, perchè dove c'è Barilla c'è casa (concedetemi questo spot). Lo so anch'io che con i porcini e le tagliatelle fatte da una sfoglina ri-go-ro-sa-mente- con il mattarello è tutto un altro paio di maniche,  ma che ci volete fare ci volete parlare voi con Fabio???!!! grazie, mi fareste un gran favore, io ho detto che in situazioni del genere parlerò solamente in presenza del mio avvocato.
Bando alle ciance.
Durante la preparazione il mio palato mi diceva che qualche cosa mancava, pensa che ti ripensa bbzzz bzzz bbbzzzz ecco cosa! aprendo la dispensa sono stata completamente sedata con una scatoletta di panna, lo so che potrebbe essere un optional ma è inutile, questo alimento che per tanta gente solo a nominarlo sembra cianuro, veleno, rende il piatto terribilmente piu' gustoso, secondo voi  mi sono messa a fare il calcolo delle calorie e dire no dai facciamone una versione light? no, non ne avevo il tempo.
Tanto già dal titolo si capisce che ipocalorica questa ricetta certamente non è.
Faccio sempre quello che mi pare e tendo sempre anche a sottolinearlo, infatti, visto che eravamo in cinque, due scatolette di panna hanno reso il tutto molto piu' strong.. 
Ritornando al punto di partenza, le tagliatelle funghi panna e salciccia possono essere il vostro S.O.S dell'utlimo minuto.
Ho finito con i blateramenti. Vi do gli ingredienti. che è meeeglio.
:-)

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:

- 2 confezioni di tagliatelle Barilla
- 2 confezioni di panna da cucina
- 1 salsisiccia grossa e fresca
- 1 confezione di funghi freschi champignon (già comodamente affettati)
- 1 pezzetto di burro
- 1 goccetto di vino bianco
- prezzemolo
- aglio
- sale
- pepe

PROCEDIMENTO:
Mettete sul fuoco una capiente pentola con acqua e portate a bollore.
Nel frattempo in una padella mettete a cuocere, senza condimenti, la salsiccia sgranata con le vostre manine. Curatela con un cucchiaio di legno avendo l'accortezza di sgranarla il piu' possibile (da cotta vi riesce meglio).
In un'altra padella mettete un pezzetto di burro con l'aglio ad insaporire. Aggiungete i funghi champignon e lasciate cuocere e sfumate con del vino bianco. A cottura terminata aggiungete del prezzemolo tritato, sale e pepe.
Se l'acqua bolle aggiungete il sale grosso, e buttate la pasta. Scolate e rimettete la pasta nella pentola di cottura aggiungendo i vasetti di panna mescolando delicatamente e con cura.
Aggiungete la salsiccia, i funghi e continuate a mantecare delicatamente.
Mettete il tutto il un piatto di portata e servite i vostri ospiti.
Fine.
Buon Appetito!!

mercoledì 25 luglio 2012

FUSILLI CON PEPERONI E PANCETTA AFFUMICATA

- CONTAMINAZIONE MEDITERRANEA -

Santa pazienza.....mi si è cancellata la foto!!!!
Procedo solo con il racconto ;-) sorry

Questa sera avevo voglia di preparare un piatto dal sapore tipicamente mediterraneo ed estivo,  uno di quei piatti che mentre lo cucini sprigiona quell'odore che ti fa  rivivere il posto in cui l'hai sentito. Vi capita mai? a me si, e pure spessissimo. 
Il problema è sorto dal momento in cui il mio frigo proponeva ingredienti piu' da cenro-nord che da profondo sud.
Non mi accontentavano, volevo spingermi oltre,  quando dico mediterraneo  per me significa uno di quei paesi siculi completamente dimenticati dal mondo. 
Allora aguzziamo la vista e l'ingegno ed andiamo a fondo nel frigorifero.
Nel reparto verdure cerano dei peperoni gialli che non chiedevano altro che essere utilizzati, dei pomodorini e del prezzemolo,  ma niente da fare  con questi ingredienti il risulltato sarebbe stato troppo scontato e banale. Questa volta non avevo nessun asso nella manica da poter giocare, solamente il Conad poteva aiutarmi :-) Infatti con un po di pancetta affumicata, olive piccanti e pecorino cominciavo a sentirmi sempre più vicina alla sicilia.
Si lo sò, so benissimo di non aver inventato nulla, starete pensando ai classici spaghetti alla chitarra con peperoni e pancetta. Infatti, la differenza in questo caso la fa la pasta,  a mio avviso i fusilli sono il formato che si presta meglio ad imprigionare il sugo tra le proprie maglie e, fidatevi, ne ho testati diversi durante le mie prove: dagli spaghetti alla chitarra, alle mezze maniche, alle penne alle conchiglie.
Viene ad essere un sugo piacevolmente colorato e allegro, che ho arricchito con l’intesità del basilico fresco anzichè del prezzemolo perchè adoro quel delicato profumo che contamina il piatto senza invaderlo.
Vi diro' di più, avevo un po esagerato nelle porzioni tanto da mangiarne un piatto anche a pranzo il giorno successivo, non l'ho riscaldata l'ho lasciata fredda...
mi credete se vi dico che freddo l'ho eletto pasta dell’estate 2012?
A casa mia sembra che non se ne possa più fare a meno! 
Un piatto nato per caso ma ora divenuto nel mio repertorio.

INGREDIENTI X 4 PERSONE

- 400 gr di fusiili
- due peperoni gialli
- sette/otto strisce di pancetta affumicata grossa quanto una moneta
- 1/4 cipolla rossa di tropea
- olive nere piccanti
- pomodorini cigliegina
- basilico
- pecorino
- olio evo
- sale e pepe

PROCEDIMENTO:

Per prima mettete l'acqua di cottura della pasta sul fuoco.
Nel frattempo procuratevi una padella molto capiente che riesca a contenere anche la pasta una volta cotta.
Prendete i peperoni lavateli e privateli sia dei filamenti che dei semini interni ,tagliateli a striscioline e fate cuocere in padella con un filo di olio e cipolla tagliata sempre a striscioline.
Non eccedete nella cottura, tutti gli ingredienti devo rimanere croccati al palato.
A questo punto aggiungete la pancetta sempre tagliatela a striscioline, cucinandosi rilascerà il suo grasso avvolgendo di sapore gli altri ingredienti ed in ultimo aggiungete i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà e poi le olive piccanti.
Ultimo scotto a tutti gli ingredienti insieme e spegnete il fuoco e spostate la padella dal fornello caldo.
Aggiungete un mestolo di acqua di cottura al sugo, farà si che si amalgami meglio il tutto.
Prima che la pasta arrivi a cottura, levatela, scolatela e mettetela nella padella con gli altri ingredienti. Fate saltare pian piano e con cura cospargete con un velo di pecorino ed aggingete il basilico in ogni singolo piatto un po spezzettato con le mani (altrimenti la lama del coltello lo rende amaro) ed un bel ciuffetto da decorare il piatto.
The end.

domenica 29 gennaio 2012

PESCE SPADA ALL'ARANCIA

SPADA NEL CUORE

Nella mia numerosa famiglia i piatti di pesce sono sempre stati un porto sicuro, un capo saldo a cui ancorare il cuore unicamente per il piacere di stare assieme, infatti, volevano proprio dire tutti assieme, volevano dire pranzare assieme, volevano dire Fa-mi-glia.
Diciamo che il mare è sempre stato un comune denominatore nelle nostre case, i trascorsi del nonno in marina sono per me un ricordo, un emozione unica ed indescrivibile che solamente chi ha la passione per quella immensa tavola blu può comprendere.
Ora, finito di fingere serietà (v.sopra), vorrei regalarvi l'idea di questa ricetta di pesce spada paurosamente veloce e gustosa da preparare.
Un antico detto popolare dice che "passate le feste gabbato lu santo" che tradotto nella contemporaneità vale a dire solo una cosa: dieta.
Ci proviamo? proviamoci ....
Solamente per voi, maniaci della caloria di troppo, voglio regalarvi questa ricetta fatta di pesce, farina e agrumi. Tutto qui.
Se poi uno non ha problemi di linea o più semplicemente se ne sbatte, fa sempre in tempo ad aggiungere un po' di burro per formare quella leggera crosticina croccante croccante..
non vi preoccupate in questo caso ci penso io a tutelare il vostro diritto di appettito, è consentito dalla legge, ne so qualcosa :-)
Provatelo senza indugio perchè è buonissimo, puo' farlo sia lo chef più stellato che da una provetta cuoca disperata e senza tempo come me. E' veramente stra facile.
Dlin-Dloooon Vi devo informare che con questa ricetta partecipo al contest "mani in pasta: comfort food 2012"
Grazie.

INGREDIENTI

2 bistecche di pesce spada spesse 2/3 cm
farina 00
4 arance
sale 
olio evo

PROCEDIMENTO:
Accendete il forno a 150°.
Prendente le bistecche di pesce spada ed infarinatele leggermente da ambo i lati.
Scottatele leggermente in una padella unta di olio e.v.o per alcuni minuti.
Nel frattempo con della carta forno foderate una pirofila ed adagiatevi le fette di arancia affettate finemente, adagiatevi sopra il pesce spada, salate ed infornate.
Preparate ora una citronette con il succo di una arancia olio e sale e sbattete energicamente poi, circa a metà cottura inumidite lo spada.
Cuocere per circa 10/15 minuti.


mercoledì 4 gennaio 2012

RISOTTO COI PORRI


PORREI PARTICOLARE ATTENZIONE AL RISOTTO COI PORRI

In questo blog si continua a far stravizi.
Se dopo i bagordi delle Feste vi aspettavate di essere travolti per qualche assurda ragione, di ricette su vellutate di verdure, insalatine o brodini caldi, avete sbagliato indirizzo, qui si abusa di ogni ben di Dio fino al giorno della Befana.
Partiamo subito con il botto, causa/effetto, risotto coi porri.
No no noooo non chiudete la pagina, questo è il mix giusto e appetitoso che piace anche ai palati piu' schifettosi. 
Per qualche assurda ragione di vita fino a quest'estate ho detestato qualsiasi derivato della cipolla, finchè sono bastate due sforchettate ad un fritto misto di pesce e verdure, che mi hanno fatto amare all'improvviso questo ortaggio che prima per me aveva un ruolo prettamente marginale..beh certo col fritto si vince facile, non a caso il detto "fritta è buona anche una ciabatta".
E' stato un colpo di fulmine oramai a casa mia è un must, non manca più.
Questo risotto ha un sapore veramente garbato, il porro è cotto quindi tranquilli, non correte il rischio di asfissiare la prima persona che vi dice ciao o di farvi venire una indigestione di liquirizie per ammazzare il retro gusto cipolloso. niente affatto, nessun retro gusto, la cipolla mi ripeto è tutta cotta.
Ma attenzione, non è che in qusta ricetta ci sia il porro solo nel momento in cui bisogna farlo soffriggere qui è il SOLO unico ed indiscusso protagonista! tagliatene a più non posso!!
Poi che volete un aiutino va sempre dato... se non aggiungiamo panna, parmigiano sale e pepe non è poi così appetitoso come ci si aspetta!!
E allora continuate la lettura che vi dico come procedere.


INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

350 gr di riso carnaroli
4 porri
1/5 litro di brodo vegetale
1 bicchiere di vino bianco secco
1 vasetto di panna da cucina light
parmigiano reggiano q.b.
sale
pepe
burro

PROCEDIMENTO:

Se avete tempo preparate il brodo vegetale con sedano carota patata e cipolla portandolo a bollore per circa un ora, altrimenti, mettete sul fuoco un pentolino con un litro di acqua con un cucchiaino di brodo granulare e portate a bollore, ne ricaverete circa 1/5litro.
In una pentola alta mettete a fondere una noce di burro.
Pulite due porri ed affettateli finemente (bisogna utilizzare solamente la parte bianca quella verde è troppo acidula).
Uniteli al burro e fateli appassire a fuoco lento.
Aggiungete il riso facendolo tostare affinchè non diventa traslucido e mescolate continuamente con un cucchiaio di legno. E' una operazione che va fatta velocemente.
Ora bagnate il riso con il vino e lasciate evaporare continuando sempre a mescolare delicatamente ma velocemente.
Portate il riso a cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta prima affinchè il precedente sia stato assorbito. Mescolate continuamente.
A metà cottura aggiungetevi i restanti due porri tagliati sempre finemente tenendo da parte alcuni anelli per il docoro finale, oppure se vi piace sentire un po di croccantezza aggiungeteli all'ultimo,  poi unite la panna contiuate e mescolate. 
Togliete dal fuoco, aggiungete quanto parmigiano di vostro gradimento, sale e pepe.
Attendete qualche minuto prima di servire in maniera che il riso si rapprenda un pochino e non sia ustionante per i vostri ospiti.
Ditemi che ne pensate, ci conto!!

giovedì 22 dicembre 2011

BIS.COTTI

STELLA E STELLINE

Siamo oggi qui  riuniti per dare l'ultimo saluto ai qui presenti biscotti, fotografati negli ultimi istanti della loro vita prima che la vorace bocca e le violenti mani di Fabio ne dessero definitivamente l'estrema unzione.
Amen. La pacchia è finita, e anche i biscotti.
Stiamo correndo verso il Natale e culinariamente e ditologicamente parlando stiamo correndo verso la rovina.. ma questo argomento lo approfondiremo in separata sede, magari dopo le Feste e magari sopra una cyclette.
Ho sfornato qualcosa come come quattro chili di stelle e stelline, erano un piccolo presente da consegnare a chi aveva partecipato al primo compleanno del mio bimbo e pensate un po', sono stati pure da me graziosamente confezionati!
Oooohhhhh (sento le vostre voci di stupore)
Non vi dico il profumo che si era creato in casa, in alcuni avevo messo una puntina di cannella in atri nulla e nell'ultima infornata leggerissima puntina di sale ma una puntina.
Se avete voglia di mantenere alto il vostro livello di colesterolo e venti minuti di tempo prima di buttarvi rovinosamente sullo shopping natalizio, vi consiglio di mettere le mani in pasta e provare a farli.
Sono semplici ma particolari basta un pizzico di sale o di cannella, cacao o limone che mischiati tra di loro vi daranno quello stupore e que retrogusto curioso, che potrete mangiarli sia con il thè delle cinque che con un aperitivo sciuè sciuè, un  sorpresa per il palato insomma.
Suvvia siamo sotto Natale cosa sarà mai un piccolo ed innocente biscottino tutto burroso e zuccheroso confronto ad una fetta di pandoro ricoperta di abbondante mascarpone e gocce di cioccolato :-) Attenzione, sono piccoli ma  fanno anch'essi il loro danno. Ecco va detto.
Grazie al cielo (e  a Fabio quell'uomo a volte devo pure ringrazinarlo) quelli che erano in più, sono finiti.
Se siete invitati in uno di quei pranzi/cene pre/post Natale/Capodanno e volete stupire ma non portare il solito panettone e spumane, vi insegno come mischiate insieme tutti questi ingredienti ed anche come impacchettarli, durano per diversi giorni se conservati in un contenitore di latta.
Volete provare? continuate a leggere.
INGREDIENTI:

300 gr di farina 00
100 gr di zucchero
100 gr di burro fuso
1/2 bustina di lievito
scorza di mezzo limone grattuggiato (sempre)
- o una puntina di cannella, cacao, sale, succo di arancia spremuto (quello che vi va')

PROCEDIMENTO:

Accendete il forno a 180°.
In un contenitore mettete tutto insieme farina, zucchero, burro fuso, lievito, scorza grattugiata del limone ed a a scelta l'ingrediente che preferite(comunque già così neutri sono ottimi) e cominciate ad impastare fino ad ottenere un composto ben amalgamato e solido.
Stendetelo con il mattarello di uno spessore di circa mezzo centimetro e cominciate a fare gli stampini che preferite.
Mettete della carta forno sulla teglia e cuocete per circa 15/20 minuti.
A me piacciono un po' sbruciacchiati e croccanti, voi teneteci un occhio.
Comunque quando comincia a sentirsi il classico profumo di biscotto sono pronti.
Per la confezione io ho preso dei sacchettini piccoli di carta (tipo quelli delle briosche che danno al bar ma piu' piccoli) e ne ho messi tre per confezione.
Ho stampato a computer una foto del mio bimbo a colori e l'ho puntata con del nastro colorato. Voi se li dovete regalare, potete metterci il bigliettino di auguri puntato.
Fatto. Bella idea no?




mercoledì 21 dicembre 2011

TORTA PER DIEGO

 ... ESSERE UNENNE ...

Cari miei followers,
guardate un po' qua cosa è riuscita a fare per il primo compleanno del mio bambino tortedidebby.blogspot.com...non ne vale la pena compiere 1anno??!!
Dovevate vedere la faccia di Diego appena ha visto la torta con il suo cartone animato preferito..il suo sorriso fatto solo di gengive ha riempito il cuore di tutti ed immaginate il mio e quello del suo papà...
Tengo a precisare che la torta è tanto bella quanto buona, anzi, di più!
Grazie ancora Debby!


venerdì 2 dicembre 2011

GRAMIGNA GRATINATA


 DOVE C'E' GRAMIGNA C'E' CASA

E' finito il mese di novembre dedicato al carboidrato ma ripartiamo subito con questo primo piatto che vorrei tanto definirlo unico ma più che unico direi multiplo.
E' stato gentilmente cucinato dal mio caro vecchio fratellone per il mio hkjkjdjesimo compleanno  che, essendo io in età tardo-adolescenziale (ehm ehm) permettetemi di chiamar lui vecchio.
E' giovedi sera, l'indomani sarebbe stato il mio compleanno.
Quest'anno la mia testa mi diceva che avrei voluto rimanere a casa con il mio amorino ed il mio bimbo a sgargarozzarci una mega fetta di torta tutta per noi e farci autoscatti davanti alla megafettaditorta con la sola luce delle candeline accese e senza flash.. è una triste storia si lo sò.
Ma invece no!
Ta-ta-ta-taaaaaaaaaaaaaammm !!
Mi telefona mio fratello in piena smania organizzativa dicendo " domani sera allora festeggiamo? non ti preoccupare, faccio tutto io!" non ti preocuupare??!!! no ma dico io, passano gli anni anche per me e proporzionalmente aumenta  l'ansia con certe affermazioni e non mi dovrei preoccupare?!!  " ho chiamato questo, quello, ci troviamo a casa di Luca e Silvia, cucino io" avevo in corso spasmi isterici, le gambe mi cedevano giravo avanti e indietro in cerca di un divano per stendermi.
Sapevo già che mi sarei dovuta aspettare tutto e quando dico tutto, dico tutto ed in tutti i sensi!!!

Dai sù sto facendo il racconto un po colorito per creare un po' di patos nella lettura :-)

C’è poco da dire. Sapevo anche che sarebbe stata una magnifica serata in casa con i miei più cari amici di sempre, mio fratello, fabio, il mio bimbo, la mia amica Silvia altri bimbi, altri amici e gente che va e gente che viene.
E' bastato un piatto di pasta  con un bicchiere di vino, anzi, due, tre,vabbè anche qui ci sono dei multipli, per rendere originale una serata così classica come può essere un compleanno.
Non è solo un luogo comune quando dicono che le cose semplici sono sempre le migliori.
E' in serate come queste che vorrei che le giornate avessero qualche ora in più, proprio per godere al massimo di queste coccole che solo gli amici sanno darti.
Ma veniamo alla ricetta, già la ricetta...
Premetto che questa pasta esteticamente è orrenda ma il risultato ragazzi,  è da bis!!

INGREDIENTI

1 confezione gramigna "garofalo"
2 confezioni panna da cucina light
1/2 cipolla bianca
300 gr pisellini dolci
200 gr salsiccia
1 confezione pancetta affumicata
50 gr parmigiano reggiano
50 gr pane grattugiato
2 uova
sale
pepe

PROCEDIMENTO:

Accendete il forno. 
Mettete sul fuoco una capiente pentola d'acqua salata e quando bolle cuoceteci la gramigna. 
Nel frattempo che la pasta cotta e scolata intiepidisce, cominciate a sgranare la salsiccia e fatela saltare in padella con i pisellini e la cipolla. Non occorre aggiungere olio, noterete che sciogliendosi il grasso della salsiccia, unge la pentola di per sè. 
Aggiungetevi ora anche la pancetta e lasciate intiepidire anche questo composto e pepate.
Prendete ora una insalatiera capiete e versateci dentro la pasta, aggiungete i barattoli di panna e mescolate con cura, incorportate poi i piselli la salsiccia la cipolla e la pancetta, amalgamate bene bene.
Quando vi sembrerà che tutto sia ben mescolato aggiungetevi le due uova sbattute con un po di parmigiano e riamalgamate nuovamente.
Prendete una teglia da forno e stendeteci il composto aiutandovi con un cucchiaio, cospargete il sopra con abbondate parmigiano rimasto e pane grattugiato.
Infornate per circa 20 mninuti a 180° gli ultimi 5 minuti passateli al grill in maniera da formare la crosticina croccante.

sabato 26 novembre 2011

GNOCCHETTI PESTO E GAMBERI

...A VOLTE RITORNANO...

Il secondo tragico ritorno delle code di mazzancolle.
Mi ero ripromessa che prima di comprarle nuovamente ne doveva passare di acqua per i mari!!!
Invece no. Ne è passata poca e sotto i ponti.
Per dovere di cronaca, tutto questo astio nei confronti di queste piccole bestiole nasce solo dal fatto che mi ero tagliata con il coltellino per sfilare quel cavolo di budellino per poi scoprire che la maggior parte delle persone se ne frega e lo lascia,  una incisione sul mio povero dito così veloce e netta, degna di premio per il bisturi d'oro dell'anno.
Quel giorno ne ho dette talmente tante che dall'amore smodato per questi crostacei sono passata all'odio smisurato, ma poi che senso ha portar rancore, la miglior vendetta è ricomprare quelle maledette code e cuocerle a fuoco alto hhii hhhii (risata malefica) cari vegani naturisti ecc ecc, stò scherzando -.-
Avevo dei gnochetti freschi in frigo ed un ottimo vasetto di pesto alla genovese preso in una ridente gita domenicale tra i vialetti storici di questa magnifica città, aimè, ultimamente sulla bocca di tutti per quella maledetta alluvione.  Coraggio.
L'idea del tagliolino al pesto mi annoiava un po', avevo voglia di qualcosa che desse quella puntina di sprint in più al piatto per non renderlo troppo "piatto".
Allora gnocchetti, code di gambero e pesto è sempre un trinomio speciale!
Lo avete già provato vero? allora ditemi le vostre personali modifiche :-)
INGREDIENTI:
1 busta di gnocchetti freschi (nella foto sono chicche)
1 confezione di pesto alla genovese
500 gr di code di mazzancolle


PROCEDIMENTO:
Sgusciare le code di gamber, inciderele sul dorso con un coltellino ed eliminare il filamento scuro.
C'è chi li fa lessare pochi minuti in acqua bollente e salata io per questo piatto li ho fatti saltare in padella con una noce di burro. Vanno bene tutte e due le versioni.
Far lessare gli gnocchi in acqua bollente e poco salata, il pesto è molto saporito di suo, scolarli tenendo da parte un mestolo di acqua di cottura (attenzione!! caution) e farli sgocciolare nel colapasta.
Condire gli gnocchi in una wok con il pesto, a cui avrete aggiunto quel mestolo di acqua di cottura, aggiungere i gamberi e portare in tavola.
Non ho aggiunto neppure olio evo perchè di per se il pesto è abbastanza condito.
Facilissimo no?



martedì 22 novembre 2011

LASAGNE ALLA PIEMONTOBOLOGNESE

UN CLASSICO DEI CLASSICI

Eccomi non sono sparita è che ultimamente vado sempre di corsa ma sono qui, pronta a snocciolarvi le solite due o tre ricette mensili augurandovi che possano essere idee utili, oppure, se preferite, perdere un po' di tempo con la lettura di questo post :-)
Oggi parliamo di un classico della tradizione nazionalpopolare, un piatto caldo e sostanzioso, un mix di sapori che solo a pensarci, machevelodicoafare, mi fa venire voglia di ricucinarlo, anzi, pardon, di rimangiarlo!!
Siori e siore ecco a voi la mia personale interpretazione della lasagna alla piemontobolognese!!
Tranquilli, non spaventatevi, è una preparazione molto semplice, nata dall’esigenza di incastrare il tempo, voglia e gusto, non vi farò passare mezza giornata in cucina e poi, non penserete mica che vi faccio tirare la sfoglia come le vere sfogline bolognesi eh?? 
Ultimamente le mie ore passate a spadellare si sono notevolmente ridotte.
Ebbene si, sono caduta nella trappola dei cibi pre-confezionati...eh sì, ci sono cascata pure io.
Il tempo è tiranno, lavoro/casa/bimbo/cucina - casa/bimbo/cucina/lavoro, quindi sono dovuta scendere a compromessi con gli scaffali del supermercato,  mi immagino cosa state pensando "ma che razza di blog di cucina è questo?! se non hai tempo di cucinare vai in rosticeria no? non scassare a noi blogger appassionati della buona tavola con quegli intrugli già pronti!!" 
Già.. avete ragione ma abbiate pazienza :-(
Sentite questa, cerco di recuperare dei punti, nonostante sia tutto rigorosamente confezionato, sul ragù alla bolognese non transigo, ho detto che non tran-si-go!
Di seguito vi specifico gli ingredienti ed i modi per realizzarlo perfettamente ok? la ricetta di questo ragu', pensate bene, è quella depositata presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna nel 1982, per garantire e preservare la tradizione di questo sugo di carne delizioso.
Fate anche voi una ricerchina su internet.
Mi sento tremendamente in colpa, non sono affatto il tipo da cibi pronti.
Dite che la maternità ha cambiato pure me? dite che mi toccherà fare quelle ricette in due minuti stile cotto e mangiato? Per l'amor del cielo no!
Uff...provate a fare questa mi ricetta e poi giudicatemi lasciando i vostri commenti, ma fidatevi, è una ricetta più volte sperimentata e collaudata e che ha sempre funzionato.
Tiè!
;-D


INGREDIENTI:
1 confezione di lasagne già pronte
1/2 litro di besciamella già pronta
parmigiano reggiano

per il ragù:
300 grammi di polpa di manzo
100 grammi di pancetta di maiale dolce
½ bicchiere di vino rosso (sangiovese secco)
1 bicchiere di brodo di carne
5 cucchiai di salsa di pomodoro (triplo o doppio concentrato)
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
olio extravergine di oliva
pepe q.b.
sale q.b.

PROCEDIMENTO:
Per prima cosa prepariamo il ragù tanto il resto è già pronto -.-

Lavare carota e sedano, poi sbucciare la cipolla e affettare finemente le verdure.
Prendere una casseruola larga e dai bordi abbastanza alti e far scaldare un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Una volta che l’olio è caldo, far soffriggere le verdure e il trito di pancetta.
In seguito aggiungere la polpa di manzo tritata e far rosolare per una decina di minuti poi versare il vino nella preparazione e mescolare bene.
Quando il vino sarà completamente evaporato, aggiungere la salsa di pomodoro e il brodo di carne e continuare a mescolare. Regolare di sale e pepe e far cuocere a fuoco basso per circa due ore, mescolando ogni tanto. Una volta terminata la cottura lasciar raffredare a temperatura ambiente.
Ora, spalmare su una pirofila rettangolare un abbondante strato di besciamella e di ragù mescolandoli l'uno con l'altro, mettere uno strato di pasta ed una abbondante spolverata di parmigiano, alternando così per circa quattro strati.
Finire con uno strato di besciamella, ragù e parmigiano.
Ai lati mettere un goccio di latte freddo per far si che i bordi non brucino in cottura.
Infornare il tutto per almeno 50-60 minuti, controllando ogni tanto la cottura: le lasagne saranno pronte quando avranno assunto un bel colorito ed una crosticina dorata. 
Una volta pronte, togliere dal forno le lasagne e lasciate raffreddare per 20 minuti, quindi tagliatele nella teglia e servite ancora calde.

mercoledì 12 ottobre 2011

FLAN DI ZUCCA

 AUTUMN LEAVES

Bbrrrr ecco arrivato l'autunno con i suoi colori tipici ed ecco arrivato anche il freddo..
Detto questo piccolo preambolo, veniamo a noi. Ho visto sul blog"su le maniche" un nuovo contest dedicato alla zucca ed ho pensato di iscrivermi e partecipare con questo flan che vedete sopra in foto.
Sono sempre stata scettica sull'utilizzo della zucca in cucina, le mie esperienze culinarie sono abbastanza controverse, l'unica cosa che mi riesce bene sono le frittelle salate, (v. ricetta lugio 2010) la pasta devo dire la verità, non mi esalta particolarmente, rimane sempre quel gusto un po' dolciastro e troppo sbilanciato dal punto di vista del sapore che per essere un primo piatto non mi aggrada, sicchè un giorno....tatatatammm rimasi completamente folgorata da una lasagna che fece una mia amica con zucca e gorgonzola... e da quel giorno mi si è aperto un mondo su questo ingrediente a me così astio ma invece culinariamente parlando veramente molto versatile.
Parlando e ripensando a quelle lasagne vi confesso che ne mangerei una porzione anche adesso mentre scrivo!
Ho provato a rifarle ma ci deve essere qualche cosa che mi sfugge. Sapete come dice Kung Fu Panda? Non esiste un ingrediente segreto. Per far si che sia speciale, bisogna solo credere che sia speciale!  
Vabbè oggi stò divagando troppo.
Torniamo al nostro flan tutto tempestato di zucca con quel suo sapore  così' delicato da far sì di desiderare uno dopo l'altro. Vi rivelo che non sono una grande amante del pepe, cerco sempre di trovare un'alternativa valida al suo sapore ma questa volta non si può assolutamente, si deve  mettere  imprescendibilmente, in effetti quella leggera nota speziata lascia quel gusto al palato così stuzzicante al punto giusto, che il mio palato ringrazia ma il naso un po' meno ;-) ecciu'!!
ah quasi dimenticavo, sopra ho messo una leggera frittura di cipollina croccante.

INGREDIENTI PER 8 FLAN:
400 gr di zucca
2 patate medie
1 uovo
50 gr di formaggio caprino morbido
50 gr di parmigiano reggiano
300 ml di latte (all'occorrenza aggiungerne)
sale pepe
burro
cipollina
farina

PROCEDIMENTO: 
Accendete il forno.
In una wok mettete a bollire il latte. Nel frattempo tagliate a cubotti abbastanza grossi la zucca, mentre  per la patata leggermente più piccoli perchè ha un tempo di cottura superiore a quello della zucca  e cosi facendo cuocerà più in fretta.
Lasciate cuocere per circa 20 minuti con un coperchio ed  a fuoco basso. Piano piano il latte si consumerà e la verdura inizierà ad ammorbidirisi, a questo punto sciacciatela con una forchetta cercado di creare una crema omogenea e non troppo densa, tipo una pappetta, se necessario aggiungete dell'altro latte.
Frullate il tutto con il minipimer e lasciate raffreddare.
Aggiungete ora l'uovo sbattuto con il parmigiano sale pepe il caprino ed incorporate il tutto alla vellutata. Mescolate ancora con cura.
Imburrate leggermente gli stampini e versateci dentro il composto sino a 3/4.
Infornate per circa 20/25 minuti a 180° per la cottura vale sempre la prova stecchino.
Per il decoro, tagliate finemente una cipolla bianca, meglio se avete del porro fresco, infarinatela leggermente e friggetela per pochi secondi.
Adagiatela delicamente sopra il flan sfornato.
Fine!
Fatemi sapere!!


domenica 9 ottobre 2011

FILETTO DI MERLUZZO IN CROSTA




FINALMENTE PESCE ! !

Oggi vorrei condividere con voi una ricetta che spero possa tornarvi utile come lo è stata per me. 
Non so voi, ma io ultimamente sento la necessità di cambiare per un attimo i sapori, rompere un po' la solita monotonia. 
Ero sul web a caccia di un'alternativa al solito merluzzo in padella con pomodorini e olive taggiasche ed eccomi catapultata nel blog "la mia cucina" un amico che mi segue qui su blogspot e viceversa, trovando proprio la ricetta che faceva al caso mio. 
L'aspetto positivo di avere un blog di cucina è proprio il rapporto che si instaura con i lettori e questo mi rende particolarmente felice.
L'altra sera avevo quei cinque minuti in più che mi consentivano di preparare questo simpatico secondo con la pasta sfoglia ed il pesce, infatti, ultimamente il pupo rende le mie serate al quanto intense riuscendo in un non nulla a rubarmi anima e cuore :-)
Mi sento di consigliarvi di dare particolare importanza al contorno, vi consentirà di sfoggiare ogni volta un piatto diverso e mai banale. 
Viene da se che essendo una cottura al forno le patate si sposino perfettamente ma ci stanno molto bene anche una fresca insalata con acciughe e mela verde oppure pomodorini e cipollotto fresco oppure lo si può abbinare a moltissime salse e, giusto per restare nel mood piemontese, (vedi post risotto ai 5 formaggi) un ottimo bagnet verd fatto con tutti i crismi, non mi dispiacerebbe.
Io ho preso per buono quello pubblicato nel blog suindicato, preparato con dei freschi pomodorini conditi con dell'ottimo olio extra vergine di oliva pugliese, cipollotto fresco, basilico ed una grattugiata di limone per dare  ulteriore freschezza al tutto. 
Provatelo è una buona proposta da presentare quando avete voglia di pesce, lo saprete fare tutti vista la sua semplicità e garantisco anche in bontà!!
p.s. ovviamente Gianni attendo il tuo commento :-)

INGREDIENTI

tranci di filetto di merluzzo surgelato
pasta sfoglia
sale pepe
pomodorini
cipollotto fresco
basilico
limone 
olio evo

PROCEDIMENTO

Prendete la pasta sfoglia, appoggiatevi sopra il trancio di merluzzo e ritagliatela in maniera che venga completamente avvolto il filetto.
Sigillate per bene i bordi con una forchetta e date una leggera spolverata di sale e pepe, mettete in forno per 20/25 minuti a 108°.
Nel frattempo che il pesce cuoce, lavate e tagliate i pomodorini metteteli in un contenitore e conditeli con sale, olio evo, pepe e cipollotto fresco e poneteli in frigorifero.
Al momento di impiattare, aggiungete basilico e una abbondante grattugiata di limone.

martedì 4 ottobre 2011

CREMA PASTICCERA

DESSERT: SIAMO QUASI ALLA FRUTTA...

La ricetta è stata presa dal retro della confezione del lievito paneangeli "torta alla frutta", ma come ben sapete non essendo un asso nel cucinare i dolci, ho iniziato facendo la crema pasticcera e li mi sono anche fermata. 
Mi sembrava già tutto altamente goloso che per non rischiare di far ciofeche come al solito, mi sono arresa al primo passaggio riuscito. 
Da mangiare semplicemente così, al cucchiaio come piace a me.
Ovviamente ho apportato le mie personali modifiche, ho cercato di renderla un po' più light, non troppo dolce, ed a quanto pare l'esperimento e' stato gradito.
Per la decorazione ho scelto una leggera spolverata di cacao amaro ma voi potete provare tra le numerosi varianti come le fragole per esempio oppure i wafers o le gocce di cioccolato o ancora delle foglioline di menta ecc ecc.. è talmente basic che può essere il cuore di tante altre preparazioni.
Oggi non ho molto tempo, non mi dilungo tanto in chiacchiere ma ci tenevo particolarmente a farvi vedere questa leccornia :-) 
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, ci conto!

INGREDIENTI:

2 tuorli d'uovo
mezzo litro di latte
50 gr di zucchero
60 gr di farina
1 scorza di limone
cacao amaro in polvere

PREPARAZIONE

Dividere i tuorli dall’albume e metteteli in un pentolino, aggiungentevi lo zucchero e mescolate energicamente con una frusta, aggiungete pian piano la farina continuando sempre a mescolare ed in ultimo unitevi il latte a filo cercando di non formare grumi, se questo dovesse succedere, frullate il tutto con il minipimer.
Fatto ciò, mettete sul fuoco ed aggiungetevi la scorza di limone e portate a bollore continuando sempre a mescolare. 
Attenzione, mescolate energicamente cercando di non far attaccare il fondo altrimenti prende quel  chè di retro gusto bruciato e dovete rifare tutto da capo.
Valutate voi la consistenza che desiderate, se vi piace più densa basta aggiungere farina se invece vi piace più liquida aggiungete del latte.

venerdì 30 settembre 2011

RISOTTO AI 5 FORMAGGI


L'ABBONDANZA NON HA MAI FATTO CARESTIA 
Quest'ultimi week-end di settembre sono stati fitti di avvenimenti. 
C'è stata la festa del patrono del mio paese che ha ravvivato il centro storico con delle improvvisate osterie dove ogni sera si potevano assaporare specialità differenti, dalla carne al pesce, dalla pasta  alla tradizionale piadina romagnola, poi c'è stato il fine settimana a Torino ed in ultimo la cena di fine estate con gli amici. 
Tutte serate trascorse con immensa gioia. 
Ma oggi, mi vorrei soffermare sul fine settimana piemontese, avrei mille e mille cose da scrivere ma essendo un blog di cucina mi limito a parlare di cibo :-) 
Protagonista è il risotto e l’esperto in materia è mio zio Gigi. 
Ha deliziato la serata con questo delicatissimo risotto ai quattro formaggi che io, alla cena di fine estate ho subito riproposto ma, proprio perchè "l'abbondanza non fa carestia" anzichè il classico quattro formaggi io ho optato per ben cinque formaggi:-)
E' risaputo che il piemonte per i formaggi è il top, infatti, il sapore tendenzialmente nordico come robiola, il gorgonzola, ricotta e parmigiano ed il tutto mantecato rigorosamente all'onda (come dicono quelli che sanno cucinare), non vi dico cos'era, da leccarsi i baffi!
Si tratta di un risotto particolarmente delicato, niente affatto pesante proprio per la scelta particolare dei formaggi,  molto appetitoso.
Nella mia versione sono stati aggiunti la philadelphia duo e l'erba cipollina.
Ma non è tutto, durante la preparazione è stata fatta un'altra scelta azzardata, avevo una bottiglia aperta di vino bianco secco correndo il rischio di rovinare l’intero piatto, invece, sono stata fortunata, il sapore secco ha tratto giovamento al piatto, in netto contrasto con la delicatezza di questi formaggi molli. 
Un piatto semplice che richiede una materia prima di qualità. 
E’ un risotto ricco dal punto vista nutrizionale, dall’inconfondibile consistenza cremosa e intrigante, semplicissimo da preparare ma che risulta sempre di grande successo.
A voi il giudizio.



INGREDIENTI PER 4 PERSONE

400 gr di riso carnaroli
1 lt di brodo vegetale caldo
50 gr di burro
1 cipolla bianca tagliata fine 
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 confezioni di robiola
1 confezione di philadelpia duo
1 etto di gorgonzola dolce
250 gr di ricotta di mucca
parmigiano reggiano a volontà 
erba cipollina
sale-pepe


PROCEDIMENTO

In una casseruola rosolate la cipolla tritata finamente in abbondante burro e non appena diviene trasparente, versate il riso lasciandolo tostare per qualche minuto nel condimento mescolando con un cucchiaio di legno. 
Bagnate con il vino bianco e, quando sarà evaporato, salate e pepate; portate il riso a cottura aggiungendo il brodo caldo poco alla volta e continuando a mescolare.
Cinque minuti prima che il riso sia completamente cotto aggiungete i formaggi.
Mescolate perché il riso insaporisca e i formaggi si sciolgano.
Mantecate con una noce di burro e finite con il parmigiano. Lasciate riposare alcuni minuti prima di servire.
Nel piatto decorate con una grattugiata di pepe nero e con l'erba cipollina.

mercoledì 21 settembre 2011

SFORMATO DI VERDURE

L'ESTATE STA FINENDO

Eh già, siamo agli sgoccioli..ed anche in cucina ho deciso di abbandonare "i cibi freddi" partendo subito con un delizioso sformato che necessita di cottura al forno così, da riscaldare un pochino la serata :-)
Vi dirò che queste torte salate, quiche o sformati sono un po' il mio asso nella manica un po' perché si possono farcire con qualsiasi ingrediente ed un po' perché un rotolo di pasta sfoglia in fondo al mio frigorifero non manca mai, adoro prepararne di tutti i tipi e di tutte le fogge.
In questo caso le protagoniste assolute sono le verdure. 
Il fatto è che quando una cosa mi piace come gusto, rischio di diventare momotematica, ed ultimamente con queste verdure lo sono parecchio! il motivo è presto spiegato, per il mio bimbo devo preparare il brodo vegetale per le sue pappine, pertanto, quando arriva il giorno della produzione  a livello industriale devo cercare di liberamene in ogni maniera, oggi è toccato lo sformato:-)
E' una versione alleggerita, non me la sono sentita di farcirlo con panna e formaggi grassi decisamente troppo pesanti ed ancora poco adatti alla stagione. 
L'interno è composto da un misto di verdure che oltre alla bontà regalano un effetto cromatico davvero carino da vedere al momento del taglio e che dona al piatto una marcia in più.
La potete servire, come ho fatto io, in versione torta salata, quindi intera, oppure prepararla con stampini monoporzione per creare un appetitoso e raffinato fingerfood da gustare abbinato ad un buon calice di vino bianco, fresco.
Potrei dirvi semplicemente che è buona, ma mi sa che non basta, troppo facile eh… 

INGREDIENTI:

2 carote
2 patate
1 mazzetto di cicoria
1 mazzetto di bietola
1 finocchio
3 zucchine 
un po di zucca
un pugno di piselli
spinaci
2 uova
150 gr parmigiano reggiano
sale

PREPARAZIONE: 
Accendente il forno a circa 200°.
Lavate, pulite e sbucciate tutti gli ingredienti e tagliateli a pezzi abbastanza grossi. 
Metteteli a cuocere nella pentola a pressione per circa 15 minuti dal fischio.
Scolateli molto bene dalla loro brodo, oppure, per far si che lo sformato non risulti troppo tenero rischiando che al taglio si sbricioli e non sia compatto, mettete le verdure nello scolapasta ed adagiatevi sopra  un contenitore pieno d'acqua in maniera che facendo pressione elimini l'acqua in eccesso.
Scolate e raffreddate le verdure, prendete un contenitore alto e rompete due uova, aggiungetevi un pizzico di parmigiano e sale ed in ultimo amalgamate le verdure, aiutandovi con un cucchiaio di legno.
Quando il composto risulterà omogeneo, aggiungetevi un'altra parte di parmigiano e continuate a mescolare. Le verdure devono risultare visibili non vanno frullate.
Prendete ora una teglia da forno tonda, mettete la carta forno, stendete il rotolo di pasta  sfoglia , bucherellate il fondo e versateci il composto. Pareggiate con cura e finite cospargendo con una abbondante spolverata di parmigiano che dona in cottura quella irrestibile crosticina.
In forno per circa 30/40 minuti a 180°. 
Fatto. Pronto.